RETE FISM

Federazione Italiana Solidarietà Massonica

Banco Alimentare Acacia 

Arezzo 

Operativo il centro odontoiatrico solidale



Il taglio del nastro. Dal 27 giugno 2014 operativi

La nascita del Centro Odontoiatrico Sociale, inaugurato ad Arezzo nel 2014 fu fortemente voluto dalle logge del territorio e dal Banco Alimentare L’Acacia, aderente alla FISM - Federazione Italiana di Solidarietà Massonica. Un progetto, sul modello degli Asili Notturni di Torino, al quale parteciparono il Comune e l’Ordine dei Medici.  

Lo studio fornisce prestazioni gratuite ai più bisognosi, segnalati dal servizio sociale municipale e si trova in largo Pieraccini 7, proprio accanto alla sede del Banco Alimentare Acacia, e  resterà aperto ogni martedì dalle 15 alle 19. I volontari (sono otto i dentisti e un paio di assistenti alla poltrona)  lavoreranno a rotazione.  

Conferenza stampa in Comune

Alla conferenza stampa di presentazione, intervennero il Gran Maestro, Stefano Bisi insieme ad altri rappresentanti del Grande Oriente, tra cui il Presidente della FISM Sergio Rosso, l’assessore alle politiche sociali, Lucia Tanti, il presidente del Banco Alimentare Carlo Ferrini, il presidente dell’Ordine dei medici Lorenzo Droandi.

La giornata si concluse con la tornata della loggia Agorà 1294, tutta incentrata sugli eventi della giornata e nel corso della quale Rosso parlò a lungo del libro scritto a quattro mani con lo storico Marco Novarino, “Solidarietà e Percorso Iniziatico” , evidenziando come il percorso iniziatico all’interno del Tempio e quello della Solidarietà rivolta all’esterno non siano tra di loro incompatibili, ma costituiscano due cammini paralleli che ciascun fratello può, secondo la sua libera scelta, perseguire.

Caschi protettivi, camici e mascherine. 

La donazione del Banco alimentare Acacia e del Comune di Cortona

Un investimento di quasi 4.500 euro da parte dell'associazione Banco alimentare Acacia che ha donato questa mattina sei caschi "TotalShield" al reparto di rianimazione dell'ospedale San Donato di Arezzo. Si tratta di caschi che garantiscono un livello 3 di protezione agli operatori chiamati a fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

La donazione è stata effettuata dal presidente del Banco, Carlo Ferrini alla presenza del direttore generale Antonio d'Urso e del direttore dell'ospedale Monica Calamai. Il collegamento tra le due parti è stato del chirurgo Patrizio Caldora.

Questa mattina anche il Comune di Cortona ha deciso di far sentire la propria vicinanza agli operatori del San Donato. Il sindaco Meoni e l'assessore Spensierati hanno consegnato camici, mascherine ffp3 con valvola e alcuni prodotti sanitari.

Rotary Club Arezzo davvero impegnato a tutto campo in questi giorni nel supportare coloro che sono in prima linea nella battaglia contro il flagello del Coronavirus.

FOTO CONSEGNA rotary













“Oggi in particolare è scattato un momento di grande impatto anche emotivo, oltre che di semplice servizio alla città, nella linea operativa del Rotary, sostenendo chi sta contribuendo nella pratica quotidiana a produrre il massimo livello di protezione della popolazione aretina”. Sono parole del presidente del Rotary Club Arezzo, Carlo Greco, a commento della consegna, avvenuta stamattina, 4 aprile 2020, nel piazzale della Croce Rosa aretina -  alla presenza di una delegazione di volontari Rotary e di tutte le associazione destinatarie del contributo - di un importante quantitativo di mascherine protettive “arrivate finalmente ad Arezzo a disposizione del nostro Club anche a seguito, oltre che dell’impegno di tutti i soci con il loro contributo, del lavoro che ha fatto in proposito Giovanni Grasso, che oltre ad essere presidente dell’Ordine degli infermieri è socio del Rotary Club Arezzo”.

Nel dettaglio dal Rotary Club Arezzo sono state donate 2.500 mascherine: di quelle di tipo ffp2 ne sono state consegnate 400 al 118; 400 alla Croce Rossa; 500 alla Croce Bianca; 500 alla Confraternita della Misericordia e 200 alla Croce Bianca di Rigutino.  Di quelle chirurgiche 200 sono andate al Dormitorio, 100 a testa invece al Centro di Agazzi, e alle associazioni Koiné e Agorà.Dicevamo di impegno a tutto campo del Rotary Club Arezzo: infatti anche stamattina, come succede da qualche giorno, e la cosa andrà avanti per questo periodo di emergenza, il Rotary Club Arezzo - assieme al Cenacolo Francescano e con anche la collaborazione attiva degli club Inner Weel aretini - supporta il Centro Chirurgico Toscano. Come, lo spiega Franco Lelli, medico aretino e prossimo presidente del Rotary Club Arezzo: “Dopo che molti reparti chirurgici del San Donato sono convenuti al CCT per effettuare interventi elettivi e in urgenza in ambiente No Covid, si è manifestata la necessità di liberare l'infermiere che fa pretriage prendendo la temperatura a chi entra. Ecco, i nostri volontari fanno questo, con grande entusiasmo e con il desiderio di sentirsi utili per il prossimo in pieno spirito rotariano”.