“Abbiamo bisogno
dei valori massonici”
“Solidarietà e fratellanza” sono necessari al mondo
L’intervento dell’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani
all’incontro della Gran Loggia del Cile in occasione
dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Il messaggio di Michelle Bachelet
L’Alto Commissario delle
Nazioni Unite per i Diritti
Umani, Michelle Bachelet, ha
partecipato all’incontro organizzato
dalla Gran Loggia del Cile in occasione dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Incontro nel corso del quale ha
sottolineato l’effetto erosivo sui diritti umani che sta avendola pandemia e ha fatto riferimento alla Massoneria come catalizzatore dei diritti
umani nel mondo. “Se lavoriamo
insieme, possiamo ricostruire le società in modo da poter difendere i
diritti umani e le libertà”, ha detto
l’Alto Commissario nel suo discorso, aggiungendo che “abbiamo bisogno di principi massonici, come la
solidarietà e la fratellanza, per unirci
come una sola umanità, perché questo è ciò che siamo ”. Alla conferenza è intervenuto anche il ministro
della Corte suprema di giustizia del
Cile, Haroldo Brito. Ecco la notizia
riportata sul sito della Gran Logia
de Chile: “La Alta Comisionada de
las Naciones Unidas (ONU) para
los Derechos Humanos (DD.HH.),
Michelle Bachelet Jeria, expuso en
actividad organizada por la Gran
Logia de Chile, realizada el martes 1 de diciembre, en el marco del
aniversario de la Declaración Universal de los Derechos Humanos.
Luego de los saludos protocolares
“Abbiamo bisogno
dei valori massonici”
“Solidarietà e fratellanza” sono necessari al mondo. L’intervento dell’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani
all’incontro della Gran Loggia del Cile in occasione
dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
Michelle Bachelet, Alto Commissario Onu per i Diritti Umani ed ex Presidente del Cile.
Il messaggio di Michelle Bachelet
Notiziario del GOI
9
11
2020
del Gran Maestro de la Gran Logia
de Chile, Sebastián Jans Pérez y de
la Gran Maestra de la Gran Logia
Femenina de Chile, Adriana Aninat, se dio inicio a la exposición de
Michelle Bachelet, en la que realizó
un recorrido por este difícil año
pandémico y la importancia de los
Derechos Humanos para salir de las
dificultades. “Si trabajamos juntos,
podemos reconstruir sociedades
para que podamos defender los
DD.HH. y las libertades” expresó
la Alta Comisionada en su discurso,
agregando que “necesitamos de los
principios Masónicos, como lo son
la solidaridad y la fraternidad, juntarnos como una sola humanidad,
porque eso es lo que somos”. La
autoridad de las Naciones Unidas,
finalizó su exposición refiriéndose
al Día Internacional en contra de la
Violencia hacia las Mujeres, conmemorado el pasado 25 de noviembre,
argumentando que “el COVID ha
estado erosionando los logros en
materia de igualdad de género, en
la salud, condiciones económicas y
la igualdad de derechos” informando sobre los programas que se han
estado realizando desde la ONU
para avanzar en una igualdad esencial para el desarrollo de la humanidad.La masiva conferencia, que
también contó con la presencia del
Ministro de la Corte Suprema de
Justicia, Haroldo Brito, fue cerrada por el Director de la Comisión
de Derechos Humanos de la Gran
Logia de Chile, Luís Santibáñez,
quien agradeció a los asistentes y se
refirió a algunos artículos de la Declaración Universal de los Derechos
Humanos”.
•
Presidente per due mandati
(2006-2020 e 2014-2018), prima
donna a rivestire la più alta carica dello stato, Verónica Michelle
Bachelet Jeria nata a Santiago del
Cile il 29 settembre 1951, oggi Alto
Commissario delle Nazioni Unite
per i Diritti Umani, sotto il regime di Pinochet venne perseguitata
insieme alla sua famiglia. Il padre,
Alberto, generale dell’aviazione,
durante il governo di Salvador Allende, diresse l’ufficio per la distribuzione delle derrate alimentari
e, a seguito del golpe dell’11 settembre 1973, venne imprigionato,
con l’accusa di tradimento e morì
l’anno successivo nella prigione di
Santiago. Nel 1975 anche Michelle e sua madre vennero arrestate e
torturate per 21 giorni a Villa Grimaldi, noto centro di detenzione
della capitale cilena, e poi costrette
all’esilio. La Bachelet poté rientrare
nel paese nel 1979. In questo periodo completò gli studi e si laureò
in Medicina, specializzandosi successivamente in pediatria, per poi
cominciare la collaborazione con
alcune organizzazioni non governative ostili al regime, che cadde l’11
marzo 1990. Con il ritorno della democrazia, la Bachelet fu chiamata al
ministero della Sanità, come consulente della Pan-American Health
Organization e dell’Organizzazione
mondiale della sanità. Socialista, fin
da giovanissima, nel 1995 entra nel
comitato centrale del partito e dal
1998 al 2000 è parte attiva della sua
commissione politica. L’11 marzo
del 2000 viene nominata ministro
della Sanità dal Presidente Ricardo
Lagos e il 7 gennaio del 2002 ministro della Difesa, diventando la
prima donna che abbia mai ricoperto una simile carica in un paese
latino-americano. Alla fine del 2004
i socialisti la candidano per elezioni
presidenziali. L’11 marzo 2006 Bachelet diventa la prima donna capo
di Stato del Cile. Viene rieletta per
la seconda volta presidente nelle
consultazioni del dicembre 2013.
In entrambi i mandati si è distinta
per la sua attenzione alla promozione dei diritti di tutti, in particolare
quelli dei più vulnerabili. Tra le sue
conquiste: la creazione dell’Istituto nazionale per i diritti umani e il
Museo della memoria e dei diritti
umani; l’istituzione del ministero
per le Donne e l’Uguaglianza di
genere; l’introduzione delle quote
rosa in politica; l’approvazione delle unioni civili anche per le coppie
dello stesso sesso. Dal primo settembre 2018, succedendo al principe giordano Zeid Ra’ad Al Hussein,
Bachelet è diventata il settimo Alto
Commissario da quando l’ufficio è
stato creato nel 1993.
da
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